Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto il punto sul Psb in Parlamento. Il commento con alcune importanti considerazioni.
ntervenuto in audizione alla Camera sul Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 di bilancio presentato dal Governo, prima tappa verso la manovra, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto il punto con realismo e prudenza sulla situazione dei conti pubblici dell’Italia dando qualche avvertimento.
Giorgetti e le rendite catastali
Il ministro dell’Economia ha subito spiegato che il Psb è un documento “ambizioso ma realistico”. Non solo. Giorgetti ha aggiunto: “La stabilità delle finanze pubbliche è un elemento di grande rilevanza in questo contesto”. In questo senso, il ministro ha parlato di “rapido taglio deficit”.
Tra le riforme del Psb, il responsabile del Mef ha spiegato che ci sarà anche “l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici”. Di fatto occorrerà rivedere le rendite catastali per chi ha riqualificato la propria casa con l’aiuto dei bonus edilizi.
Il Pil
Il Ministro ha poi aggiunto: “La recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell’Istat, pur elevando di molto il livello del Pil sia in termini nominali che reali, hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 che rende più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell’1% per l’anno in corso”. Ad ogni modo “i nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti”.
La mossa di Giorgetti sarà quella di un intervento preciso: “Più che aumentare le tasse, taglieremo le spese, tranne la spesa sanitaria su cui ci impegniamo a mantenere l’incidenza sul Pil”.